La storia che pochi conoscono, Naples Foot-Ball Club fù la prima squadra cittadina, fino alla SSC NA
(Dall’agosto del 1926 – anno in cui per la prima volta un club di football prende all’ombra del Vesuvio il nome della città in italiano – nei settantotto anni di vita come Calcio Napoli, il distintivo della società muta sensibilmente per morfologia, dimensioni, tono di smalti, simbologia e, naturalmente, ragione societaria. Già le progenitrici mostrano sensibilità estetica spiccata: il Naples F.B.C. si fregia di un distintivo bellissimo, tondo con cinque fasce verticali con una N dolcemente dominante la sigla FBC: I caratteri sono araldici dorati (nella foto). L’Unione Sportiva Internazionale ha un grande distintivo rotondo, con la sigla “IN” in bianco sullo smalto blu notte)
Restauro dello Stemma della Naples F.B.C. a cura di graphicartist88
Storia:
Dopo l'unità d'Italia rimase una divisione interna "che tutt'oggi si manifesta ancora", tale sentimento si manifestò nei primi anni del calcio Italiano, dove si formarono due campionati, uno era la Lega del Nord il quale era considerato più ricco è con un certo blasone, dopo di chè c'era la Lega del Sud nel quale c'erano tutte le squadre del Centro-Sud, e di conseguenza ritenuto di minore importanza e scarso.
Il Naples Foot-Ball Club era un'antica società calcistica, il primo importante club fondato a Napoli, nel 1904. Nel1922 si fuse con l'Internazionale Napoli dando vita all'Internaples.
Situazione dal 1922 al 1926 anno che Nacque la A.C. Napoli
una Prima Divisione, o Divisione A a 24 squadre, così suddivise: 7 del Piemonte, 5 della Lombardia, 3 della Liguria, 4 dell'Emilia, 3 del Veneto e 2 della Toscana.
una Seconda Divisione, o Divisione B a 48 squadre, a cui avrebbero partecipato le partecipanti al Campionato di Prima Categoria 1920-21 ma non ammesse alla nuova Prima Divisione, più le vincenti delle Finali di Promozione Regionale.
una Terza Divisione, o Divisione C a livello regionale, a cui avrebbero partecipato le squadre di Promozione non ammesse alla Seconda Divisione, più le vincenti dei campionati di Terza Categoria Regionale.
una Quarta Divisione, o Divisione D a livello regionale, corrispondente alla vecchia Terza Categoria Regionale.
Il Naples Foot-Ball & Cricket Club fu fondato verso la fine del 1904 dall'inglese William Poths, marinaio inglese impiegato nell'agenzia marittima Cunard Line (compagnia marittima commerciale che aveva gli uffici al porto), nonché giocatore di calcio dilettante, con l'aiuto dell'ingegnere napoletano Emilio Anatra. Poths era stato trasferito nel 1903: con sé aveva portato molte delle sue abitudini inglesi e una passione straordinaria per il football, che in madre patria giocavano dal 1847 e che oramai stava prendendo piede in tutta Europa. La tradizione vuole che l'atto costitutivo del Naples Foot-Ball & Cricket Club avvenne nel corso di una riunione tenutasi in via San Severino 43, presso la pizzeria di Guglielmo Matacena, a cui parteciparono, oltre a Poths, il connazionale Mr. Bayon e i napoletani Conforti, Salsi e Catterina. Diversi incontri, tra la fine del 1904 e l'inizio del 1905, si svolsero in Piazza Latilla 6, alla Pignasecca (oggi Piazza D'Ovidio), dove era solito recarsi un altro socio fondatore, l'ingegnere Ernesto Bruschini
La Naples F.B.C. vinse svariati titoli nel Meridione, la sua casacca era blu-celeste, però dopo solo 18 anni dopo la fusione nacque la Foot-Ball Club Internazionale-Naples, meglio noto come FBC Internaples 1922.
Da notare come ancora nel 1922 il campionato meridionale era ingiustamente considerato inferiore, ed'infatti negli anni le squadre del Nord hanno scudetti che partono dal 1894 poichè essi sono stati riconosciuti dalla FIGC, viceversa è avvenuto per le squadre del SUD.
Nel 1922 Naples e US Internazionale di Napoli attuarono una nuova fusione, resa necessaria da esigenze di carattere finanziario, e diedero così vita al Foot-Ball Club Internazionale-Naples, meglio noto come FBC Internaples. La squadra venne subito iscritta al campionato di Prima Divisione Lega Sud (allora la Massima Divisione), campionato al quale partecipavano le due società fusesi nella nuova squadra. Nel frattempo, laPuteolana, finalista della Lega Sud nella stagione precedente, non si iscrisse al Campionato di Prima Divisione 1922-23, ma ciò non bastò all'Internaples per riconquistare il dominio regionale, venendo in quei anni il Campionato Campano e quello centro-meridionale dominato dal Savoia di Torre Annunziata (che nel 1924 raggiunse addirittura la Finalissima contro il Genoa venendo eliminata con onore per 3-1 e 1-1).
La neonata società esordì in massima serie nella Divisione Nazionale 1926-1927. Le prime due stagioni si chiusero con la retrocessione in Seconda Divisione, ma la FIGC in entrambe le occasioni accordò il ripescaggio per premiare gli sforzi del club partenopeo di recuperare il pesante gap con le società settentrionali. Il Napoli prese parte al primo torneo di massima serie a girone unico, la Serie A 1929-1930 ottenendo la prima vittoria in tale competizione ai danni del Milan. La società scelse come allenatore il mister William Garbutt, vincitore di due scudetti alla guida del Genoa, e grazie al contributo di giocatori come Antonio Vojak e Attila Sallustro raggiunse notevoli risultati, come il doppio terzo posto consecutivo nelle stagioni 1932-1933 e 1933-1934 e la qualificazione alla massima competizione europea dell'epoca, la Coppa Mitropa. Nel 1936 entrò in società il comandante Achille Lauro, armatore di grande successo, che non riuscì tuttavia ad apportare particolari benefici al club partenopeo: nella seconda metà degli anni trenta la qualità della squadra andò declinando, fino a culminare nella retrocessione nella categoria inferiore nel 1941-1942.
Terminata la seconda guerra mondiale, il Napoli prese parte alla Divisione Nazionale 1945-1946, vincendo il Girone Misto Centro-Sud e riconquistando la massima serie.Tornò in Serie B due anni dopo, retrocesso dalla CAF per illecito sportivo. La panchina venne affidata ad Eraldo Monzeglio, che riportò la squadra in Serie A e avviò un lungo periodo alla guida del club partenopeo. Nonostante i rinforzi apportati alla squadra dal proprietario Achille Lauro, tra i quali spiccavanoBruno Pesaola, Hasse Jeppson e Luís Vinício, il Napoli non andò oltre il quarto posto raggiunto nel 1952-1953 e nel 1957-1958. Nel 1959 venne inaugurato il nuovo stadio San Paolo.
E negli anni seguenti il Napoli ha preso sempre di più un significato simbolico di rivincita sociale e culturale per la città, il quale si è sempre vista costretta ad arrancare tra problemi vari, vivendo in una situazione di totale abbandono e precariato, un esempio su tanti, il terremo del 1980 il quale il presidente della Repubblica di allora dovette intervenire indignandosi per tale situazione morale.
Il Napoli su ogni stadio Italiano subisce in tutte le partite insulti di natura di razzismo-territoriale che rimangono puntualmente inpuniti dalla federazione e dagli organi preposti. Ciò manifesta che ancora oggi c'è una divisione di natura socio-politica all'interno della Nazione Italiana, da notare con grande orgoglio che ogni volta noi Napoletani abbiamo dato grande esempio di civilità. Di fatto la tifoseria Napoletana è una delle tifoserie più belle ed amate al Mondo, manifestando un amore unico "cosidetta fede", il Napoli per i tifosi e la manifestazione di un incontro di pensieri unico, ed eterno.